E mi venne in dono un angelo
sconosciuto e impalpabile
come cielo e acqua infinito
seppe dal labbro
che congruo lo accinse
la bocca a toccargli e
sette
sette lampi di oscura
iridescente
fuliggine.
Il sottile e sconosciuto derma di cento desideri
assopiti e silenziosi
ma mio il tuo sguardo
Angelo senza nome
senza sapere
senza parole
senza altro che
la tua
maestosa e tacita
bellezza.
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