giovedì 19 novembre 2009

io mi batto.

Sabato ventisei qualche ora fa hanno colpito a morte Bergerac.
Poter morire colpito al petto, lealmente, dalla spada di un eroe...» - sì, dicevo così. Ma il destino s'è preso gioco di me... Ed eccomi ammazzato in un'imboscata, alle spalle, da un servo, con un tronco. Molto bene. Ho sbagliato tutto - anche la morte. 
[...] Ecco la mia vita: far da suggeritore, ed essere dimenticato.
[...] (a Rossana) Ti ricordi quella sera in cui Cristiano ti parlò sotto il balcone? Bene, la mia vita è tutta lì: mentre io restavo giù nell'ombra, l'altro saliva a cogliere il bacio della gloria. E' giusto, lo riconosco ora che sto per morire: Molière ha del genio e Cristiano era bello.
[...] Io ignoravo la dolcezza femminile. Mia madre non mi ha mai trovato bello. Sorelle non ne ebbi. Le amanti le ho fuggite per paura del loro sarcasmo. A te devo tutto sommato, d'avere avuto un'amica. A te devo se anche nella mia vita è passato il fruscio di una veste.
[...] Vado a raggiungere la luna senza nemmeno bisogno d'inventare una macchina che mi ci porti...
Quello è il mio paradiso. Più d'un'anima che m'è cara è in esilio lassù, ne sono certo. Vi incontrerò Socrate, Galileo...
[...] Ma che diavolo c'è stato a fare, che c'è stato a fare lui in questa galera?!... Filosofo, fisico, poeta, uomo d'armi, musicista trasvolatore di spazi, gran polemista e anche amante - ma per conto d'altri, qui giace Cirano di Bergerac che in vita sua fu tutto e non fu niente... Me ne vado. Scusatemi. Non posso farmi attendere: lo vedete, il raggio della luna viene a prendermi. 
Io non voglio che tu smetta di piangere l'affascinante, il bello, il buon Cristiano; voglio soltanto che quando il gran gelo avrà freddato le mie vertebre tu dia un doppio senso a questi tuoi funebri veli - voglio che il suo lutto diventi anche un poco il mio lutto.
[...]Mi sta guardando... Mi pare proprio che mi guardi, che si permetta di fissarmi il naso - lei che sul teschio camuso non ha naso...Che dite? Che è inutile resisterle?...
Lo so. Ma non si combatte solo per vincere. No, è assai più bello quando è inutile!...
Vi vedo. Quanti siete? Mille? - Vi riconosco, ci siete tutti... tutti i miei vecchi nemici!
La Menzogna? Tieni! Prendi! Ah ah! Il Compromesso, il Pregiudizio, la Viltà... (Duella) Volete che venga a patti? Mai!... Ah, eccoti anche te, la Stupidità!... Lo so che alla fine l'avrete vinta voi, ma non m'importa: io mi batto! mi batto! mi batto!
Sì, m'avete preso tutto: l'alloro e la rosa. Prendete! Prendete!... 
Ma c'è qualcosa che porto con me, nonostante voi, qualcosa con cui stasera saluterò l'azzurra soglia del cielo nel presentarmi a Dio, qualcosa che non ha piega né macchia...

Da "Cirano De Bergerac" di Edmond Rostand (1868-1918)

2 commenti:

  1. ....ehssì.... non si combatte solo per vincere.... No...... è assai più bello quando è inutile!...

    cyrdebergerac/twitter

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  2. una delle opere che preferisco in assoluto, ma preferisco la traduzione in rima

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